Roma Tre

 

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Il sistema proposto nel progetto di ricerca finanziato dalla Regione Lazio (PICUS, traduzione in latino dell’italiano “Picchio”) è un sistema per la diagnosi dei difetti di adesione tra strati di rivestimento nelle opere d’arte, ispirato al metodo di auscultazione eseguito dagli esperti nel campo della conservazione e del restauro. Esso prevede l’uso di una sonda dotata di un percussore o di un sistema che focalizza un fascio acustico, che colpisce la superficie sotto esame, la misurazione della forza d’impatto, la registrazione del suono generato dall’impatto, il confronto del suono acquisito con uno di riferimento, il calcolo di alcuni parametri matematici che misurano propriamente l’entità del distacco, e un sistema di localizzazione per stabilire la posizione nel piano della sonda. La sonda è collegata a una scheda elettronica di basso costo che esegue tutte le operazioni descritte. Il sistema è da intendersi alla stregua di un apparecchio portatile e autonomo (tipo multimetro elettronico) che aiuti i restauratori a eseguire velocemente la mappatura dei difetti delle opere "in situ", consentendo non solo la diagnosi, ma anche il monitoraggio nel tempo dei difetti presenti. Il prodotto prevede un costo industriale finale molto contenuto, per permetterne la più ampia diffusione nel mercato specialistico dei restauratori/conservatori.

Il progetto di ricerca è stato finanziato dalla Regione lazio con 150.000 €, e gli enti coinvolti, oltre al laboratorio Aculab di Roma Tre (coordinatore del progetto l'ing. Caliano), sono il dipartimento DIBAF dell'Università della Tuscia (Viterbo) e l'Istituto di Ingegneria del Mare del CNR (Roma).

Il progetto è iniziato il 15 Aprile del 2021 e terminerà dopo 24 mesi.

 

ABSTRACT: The proposed system in the research project funded by the Lazio Region (PICUS, translation into Latin of the Italian "Picchio", woodpecker) is a system for diagnosing adhesion defects between coating layers in artworks, inspired by the auscultation method performed by experts in the field of conservation and restoration. It involves the use of a probe equipped with a hitting device or a system that focuses an acoustic beam, which strikes the surface under examination, the measurement of the impact force, the recording of the sound generated by the impact, the comparison of the sound acquired with a reference, the calculation of some mathematical parameters that properly measure the extent of the detachment, and a localization system to establish the position in the plane of the probe. The probe is connected to a low cost electronic board which performs all the operations described. The system is intended as a portable and autonomous device (electronic multimeter type) that helps restorers to quickly map defects "in situ", allowing not only the diagnosis, but also the monitoring of defects over time present. The product has a very low final industrial cost, to allow its widest diffusion in the specialist market of restorers / conservators.